Il Bocconi Sport Team torna alla vittoria nel campionato Uisp giunto alla sesta giornata. Il campo è quello amico di Rozzano, ma siccome a Milano c’è il blocco del traffico gli spalti della Bombonera sono occupati quasi solo dalla spettacolare tifoseria del Dinamo Dora.
Bocconi Sport Team – Dinamo Dora 26-5
Contro i piemontesi, in netta crescita quest’anno, la squadra cadetta del Chicken ha dalla sua parte una chiara superiorità in mischia chiusa, ma si inguaia la vita con l’indisciplina. Così bisogna aspettare la metà del secondo tempo perché il distacco di punteggio raggiunga quota rassicurante, fino alla meta del bonus segnata sul limitare del fischio finale da Stefano “ Schiattacapa” Ammendola. Benvenuto a bordo a lui e a Robin Armit, in diretta dalla Brexit.
Il tabellino
Bocconi Sport Team – Dinamo Dora 26-5
Bocconi Sport Team: Pilli (Tumino); Di Giuseppe (Russo), Lobbia, Ardizzone, Boneschi (Galatà); Squassi, Garnier (Amorelli); Circo (cap), Armit (Gugliotta), Occhipinti (Ammendola); Camerano, Tatti (Bouchmim); Deponti, Perez, Cipollino. Allenatore: Fazzo.
Marcature: m. Pilli, Ardizzone, Ammendola, Russo. Tr. Pilli (3)
Le sexy pagelle
Dopo una lunga pausa di riflessione tornano le tanto richieste pagelle! Una pausa necessaria per digerire le ultime brutte prestazioni del Bocconi Sport Team e schiarirsi le idee in vista dell’ultima parte di stagione.
Partita facile sulla carta, non nascondiamoci, anche se la Dinamo Dora in passato ha riservato amare sorprese. Pochi i tifosi Chicken presenti sugli spalti, sicuramente a causa del blocco del traffico, ma la tribuna era comunque riempita dagli ultrà torinesi che con striscioni, cori e un sacco di birre hanno sostenuto in maniera incredibile la loro squadra dall’inizio alla fine, con un impegno speciale nel terzo tempo: BRAVI!
Primo tempo di dominio assoluto Chicken ma i padroni di casa non riescono a concretizzare tutte le azioni d’attacco, secondo tempo con qualche rischio ma chissenefrega della cronaca, andiamo a vedere i Top&Flop di giornata!
Tops
SQUASSI DIEGO, 8.5 MVP: guida alla grande i suoi 3/4 con giocate illuminanti e un piede che non tradisce mai. La sua giocata preferita, la “Civetta”, è già in tutti i manuali del rugby. Troppa qualità per questa UISP. E ALLORA? E ALLORA? E ALLORA DINAMO DORA!
PILLI, 6.5 (ricevo e pubblico da Ardizzone (voto 6, bravo ma svogliato): arriva sul terreno di gioco pensando di essere a un torneo di “ce l’hai”. Entra in campo con ancora i boccoli addosso e per questo motivo nei primi 20 minuti evita qualunque scontro: non entra, non placca e non calcia (ma ci prova lisciando clamorosamente la palla. Ad un certo punto, ‘folgorato’ da un paio di frasi dei suoi compagni, si ricorda la formula del II principio della dinamica per il quale la forza di impatto è il prodotto dell’accelerazione per la massa di un corpo. E così, pesando 78kg si rende conto che entrando a mille all’ora non è lui ad aver paura dell’impatto ma i suoi avversari. Genio. Nei 20 minuti successivi sigla una meta e mette dentro tutti i calci piazzati. L’unica cosa che non c’entra con la fisica è il passaggio… da migliorare! Nel complesso buona prova. ISAAC NEWTON
TIFOSI DELLA DINAMO DORA, 9: tanti tifosi che non hanno mai smesso di incitare la squadra nonostante le sportellate e i punti presi per 80’. Misterioso il significato degli striscioni esposti, mentre la Polizia Locale di Rozzano ancora cerca di identificarli per l’uso spropositato di fumogeni durante il match. Incontenibili nel terzo tempo, Borsani ringrazia per tutte le birre che hanno pagato. CURVA SUD
Flops
DEPONTI R., 4: il voto sarebbe 5, un punto in meno per il mobbing continuo a chi scrive, minacciato con telefonate notturne e pressioni continue pur di ottenere una buona pagella. Non si fa Ricky, non si fa! Tanta sostanza in partita, ma anche tanti, troppi falli. L’arbitro gli fischia tutti i ‘mani in ruck’, ma lui si giustifica dicendo che si stava esercitando per la lezione di pianoforte della domenica sera. E SE L’ARBITRO NON VEDE NOI METTIAMO MANI IN RUCK! MANI IN RUCK!
CAMERANO, 4.5: si presenta carico a mille, anche troppo visto che fa il riscaldamento con il suo monopattino elettrico, consapevole della sua forza e dei suoi pettorali scolpiti. Atteggiamento arrogante, che sfocia in continui litigi con gli avversari e un trash-talking all’arbitro che non apprezza e lo punisce. Finalizza un’azione corale andando in meta, ma al momento di schiacciare la palla si confonde con l’altro suo sport preferito, il beach-volley, e l’arbitro non gli convalida la sua meta in bagher. IVAN DRAGO
LA DISCIPLINA, 57: cinquantasette come i calci di punizione presi. Nel primo tempo. Solo nella metà campo avversaria. Poi abbiamo fermato il conto. Manine fuori posto e linguette maleducate potrebbero portare guai contro squadre più organizzate e arbitri più decisi quindi è ora di studiare le buone maniere e di metterle in pratica. BON TON
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